Fiat intende aprire 70-80 concessionari esclusivi in India nei prossimi nove mesi dopo la separazione dalla rete di vendita comune con il partner Tata. Lo ha detto oggi all'ANSA Enrico Atanasio (NELLA FOTO) , vicepresidente della joint venture e futuro direttore di una nuova società posseduta al 100% dal Lingotto con l'obiettivo di creare una nuova rete commerciale e di introdurre altri modelli sul mercato oltre agli esistenti Fiat Punto e Fiat Linea. Il top manager, che si trova a New Delhi per l'inaugurazione di una mostra sulla tecnologia italiana nel nuovo "Fiat Caffé" aperto a gennaio in una zona centrale della capitale indiana, ha aggiunto che "dalla metà del prossimo anno gli esistenti punti vendita della joint venture saranno chiusi oppure assorbiti dalla nuova società". Proprio in questi giorni la casa torinese sta ultimando le pratiche per la creazione di una compagnia indipendente. "Non c'é ancora un nome, ma di sicuro conterrà le parole Fiat e India" ha precisato. A questo proposito, parlando a un gruppo di giornalisti indiani, Atanasio ha sottolineato che "la joint venture" con Tata continuerà a produrre veicoli e motori nello stabilimento di Ranjangaon (stato centrale del Maharashtra) che "lavora a piena capacità per quanto riguarda la produzione di motori diesel". Rispondendo a una domanda sulla diversificazione di modelli oltre il segmento B e C e lo sbarco di altri marchi tra gli 11 del gruppo torinese, ha detto che "probabilmente in futuro potrebbe essere portato Jeep di Chrysler". Ma "la priorità è ora di costruire un network di saloni e di officine post vendita per sostituire quello esistente con Tata".
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