Expo Riva Shuh India, la versione indiana della prestigiosa fiera delle calzature di Riva Del Garda, ha aperto i battenti stamattina a New Delhi. Tra gli oltre 180 espositori, c'é un nutrito gruppo di una trentina di aziende del Made in Italy interessate a trovare uno sbocco sul mercato indiano dove sta emergendo una nuova classe media con un potere di acquisto e gusti occidentali. Come ha ricordato il presidente di Riva del Garda FiereCongressi, Roberto Pellegrini, che ha inaugurato la terza edizione della rassegna prevista fino al 6 luglio, l'obiettivo é di "connettere aziende e buyer che operano localmente sul mercato indiano e di fare da trampolino di lancio per i brand italiani e europei che vogliono costruire una rete distributiva in India".
Ma nonostante le prospettive di crescita e le potenzialità dei 'ricchi'' consumatori, l'India rimane un mercato difficile per la moda italiana e, in particolare per le calzature di fascia alta. "Siamo presenti in India con un accordo di distribuzione da tre anni - ha detto all'ANSA Alessandro Cernetti, direttore del Consorzio Elpidiense Export, che rappresenta aziende del comprensorio Fermano-Maceratese - ma penso che il mercato indiano non sia ancora pronto per scarpe come le nostre che in negozio sono vendute a 300 o 400 euro". Per ora inoltre la richiesta è quasi esclusivamente per scarpe maschili, soprattutto il mocassino, più adatto alle condizioni climatiche indiane. Per Massimo Sarti, del gruppo di Baldinini, uno dei prestigiosi marchi del Made in Italy per la prima volta alla fiera di New Delhi, il problema è invece nella mancanza di spazi commerciali adeguati. "In India, i negozi di lusso si stanno spostando dagli hotel ai centri commerciali come è capitato in altre parti del mondo. Ma quanti sono i centri commerciali di alto livello? Per ora solo l'Emporio a New Delhi e il Palladium a Mumbai. E' un po' poco per le brand di lusso che come noi vogliono aprire negozi monomarca". (ANSA).
Ma nonostante le prospettive di crescita e le potenzialità dei 'ricchi'' consumatori, l'India rimane un mercato difficile per la moda italiana e, in particolare per le calzature di fascia alta. "Siamo presenti in India con un accordo di distribuzione da tre anni - ha detto all'ANSA Alessandro Cernetti, direttore del Consorzio Elpidiense Export, che rappresenta aziende del comprensorio Fermano-Maceratese - ma penso che il mercato indiano non sia ancora pronto per scarpe come le nostre che in negozio sono vendute a 300 o 400 euro". Per ora inoltre la richiesta è quasi esclusivamente per scarpe maschili, soprattutto il mocassino, più adatto alle condizioni climatiche indiane. Per Massimo Sarti, del gruppo di Baldinini, uno dei prestigiosi marchi del Made in Italy per la prima volta alla fiera di New Delhi, il problema è invece nella mancanza di spazi commerciali adeguati. "In India, i negozi di lusso si stanno spostando dagli hotel ai centri commerciali come è capitato in altre parti del mondo. Ma quanti sono i centri commerciali di alto livello? Per ora solo l'Emporio a New Delhi e il Palladium a Mumbai. E' un po' poco per le brand di lusso che come noi vogliono aprire negozi monomarca". (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento