mercoledì 29 febbraio 2012
martedì 14 febbraio 2012
Teatro dei Piedi di Laura Kibel a New Delhi
Il Teatro dei Piedi dell'attrice italiana Laura Kibel e' arrivato in India con lo spettacolo 'Via con i piedi', un'esilarante carrellata di colorati personaggi che hanno raccolto un grande successo di pubblico a New Delhi. La camaleontica artista veronese, che da 18 anni porta nel mondo questo esclusiva tecnica di animazione in cui piedi, gambe e ginocchia si trasformano in burattini, si e' esibita ieri sera nell'ambito dell'Ishara International Puppet in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura della capitale indiana. La sua tournee indiana continua oggi a Mumbai. In oltre un'ora di incredibili contorsioni, sdraiata su una speciale seggiola e accompagnata solo da effetti sonori, la Kibel ha esso in scena alcuni pezzi classici del suo enorme repertorio, come quello della corrida dove un matador del Wwf risparmia il toro. ''Sono stata attenta qui in India a non urtare i sentimenti della gente nei confronti degli animali'', ha detto all'ANSA. ''Di solito quando sono all'estero cerco di rispettare le sensibilita' locali anche a prezzo della mia liberta' di espressione artistica''. Kibel e' la solista piu' nota nel mondo per quanto riguarda il teatro di strada ed e' l'unica a usare i piedi (''a parte una mia allieva e, purtroppo, tanti cattivi imitatori''). Ha ottenuto premi e consensi in Corea, Cina, Giappone, Canada, Messico oltre a collaborare con il Cirque du Soleil e con diverse televisioni straniere, ma non italiane. ''Purtroppo non trovo spazi per la mia arte sulle televisioni italiane'', aggiunge con un po' di amarezza. Sono sue le storie, la regia, la coreografie e i costumi dei suoi personaggi, mentre le colonne sonore sono di Gaetano Ferrara, musicista e figlio del regista Giuseppe Ferrara
lunedì 6 febbraio 2012
Fiera Libro Calcutta, 300 mila visitatori per padiglione Italia
Circa 300 mila persone hanno visitato il padiglione italiano al Salone del Libro di Kolkata (ex Calcutta), la piu' grande fiera letteraria in India, dove il Belpaese era quest'anno ospite d'onore. Nei 12 giorni della rassegna, che si e' chiusa ieri, si sono alternati sul palco una ventina di scrittori e artisti italiani, tra cui Beppe Severgnini che ha inaugurato l'evento, Dacia Maraini, l'archeologo e storico Valerio Massimo Manfredi e l'emergente Pietro Grossi ('Incanto'). ''E' stato uno dei piu' importanti eventi a Calcutta dedicati all'Italia e ha visto una grande partecipazione di pubblico, proveniente da tutte le classi sociali, perche' proprio questa e' la caratteristica di questa fiera, a cui si accede liberamente senza un biglietto di ingresso'' ha detto all'ANSA il console Joel Melchiori. Soddisfatti anche gli editori italiani guidati dall'Associazione Italiana Editori (Aie) che hanno tenuto una cinquantina di incontri d'affari con partner indiani da cui e' emerso un particolare interesse per l'editoria per bambini. E' stata un'occasione anche per scoprire autori bengalesi ancora sconosciuti al pubblico italiano. E' il caso del poeta Jibanananda Das, uno dei piu' importanti dopo il genio di Tagore, tradotto in italiano per la prima volta dalla giovane studiosa di lingue orientali Carola Erika Lorea. Tra le star internazionali della kermesse si segnala l'ex giocatore di cricket pachistano e ex play boy Imran Khan, ora a capo di un partito politico e gli scrittori indiani Vikram Seth ('Il ragazzo giusto') e Chetan Bhagat, diventato famoso per 'Una Notte al call center'
giovedì 2 febbraio 2012
LIBRI - Valerio M.Manfredi parla del suo prossimo libro dedicato a Ulisse
L'archeologo e scrittore italiano Massimo Valerio Manfredi ha annunciato che il suo prossimo libro sara' dedicato al mito di Ulisse e che uscira' a dicembre.
''Si chiamera' ''Il mio nome e' Nessuno'' - ha detto all'ANSA durante un incontro letterario a New Delhi - e si ispira a questo personaggio omerico che e' simbolo stesso del genere umano e metafora della vita''.
Manfredi si trova in India dove ha presentato l'edizione indiana della trilogia su Alessandro Magno, la sua piu' famosa opera finora tradotta in 34 lingue in 55 Paesi. In particolare e' stato ospite del Salone del Libro di Kolkata (ex Calcutta), dove l'Italia e' quest'anno ospite d'onore e ha allestito un grande padiglione.
In un incontro organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura a New Delhi, lo scrittore ha ripercorso la sua lunga carriera come storico, sceneggiatore e romanziere, le sue fatiche editoriali e le scoperte archeologiche, come la spedizione ''Anabasi'', a cui e' dedicato il libro ''L'Armata perduta''.
In India e' conosciuto anche per il film hollywoodiano ''l'Ultima legione'' del 2007, tratto da una sua opera e dove compare come protagonista femminile l'attrice indiana Aishwarya Rai, ex miss Mondo e una delle piu' famose star di Bollywood.
''Si chiamera' ''Il mio nome e' Nessuno'' - ha detto all'ANSA durante un incontro letterario a New Delhi - e si ispira a questo personaggio omerico che e' simbolo stesso del genere umano e metafora della vita''.
Manfredi si trova in India dove ha presentato l'edizione indiana della trilogia su Alessandro Magno, la sua piu' famosa opera finora tradotta in 34 lingue in 55 Paesi. In particolare e' stato ospite del Salone del Libro di Kolkata (ex Calcutta), dove l'Italia e' quest'anno ospite d'onore e ha allestito un grande padiglione.
In un incontro organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura a New Delhi, lo scrittore ha ripercorso la sua lunga carriera come storico, sceneggiatore e romanziere, le sue fatiche editoriali e le scoperte archeologiche, come la spedizione ''Anabasi'', a cui e' dedicato il libro ''L'Armata perduta''.
In India e' conosciuto anche per il film hollywoodiano ''l'Ultima legione'' del 2007, tratto da una sua opera e dove compare come protagonista femminile l'attrice indiana Aishwarya Rai, ex miss Mondo e una delle piu' famose star di Bollywood.
mercoledì 1 febbraio 2012
LIBRI - Dacia Maraini a New Delhi riflette su donne e significato morte
Dopo una lunga assenza, la scrittrice Dacia Maraini e' tornata in India a parlare della sua infanzia in Giappone, dell'amore per la scrittura, della violenza contro le donne e del significato della morte, su cui riflette nel suo ultimo libro 'La grande festa' uscito alla fine del 2011. L'autrice e' stata invitata al Salone del Libro di Kolkata (ex Calcutta), la piu' grande kermesse letteraria indiana, dove l'Italia e' quest'anno ospite di onore. Il suo intervento e' previsto sabato. Prima di partire per il West Bengala ha fatto sosta a New Delhi ieri sera per una conferenza insieme alla femminista indiana Urvashi Butalia organizzata dall'Istituto italiano di Cultura. Per la scrittrice siciliana, l'India e' rimasta quella esplorata nei viaggi con Alberto Moravia alla fine degli anni Sessanta, a cui si univa a volte anche l'amico Pier Paolo Pasolini. ''La mia ultima visita risale a circa 15 anni fa - ha detto all'ANSA - e ovviamente erano altro tempi. Ora l'India sta progredendo in modo tumultuoso. Anche loro dovranno ripensare quei modelli che da noi sembrano non funzionare piu' e fondare quello che io chiamo un ''nuovo umanesimo'' dove non dominano piu' i feticci del denaro e della produzione''. Dopo aver raccontato dei genitori internati in un campo di concentramento in Giappone perche' si rifiutarono di firmare l'adesione alla Repubblica di Salo', la Maraini ha fatto un excursus nella sua prolifica carriera letteraria e dell'impegno politico, soffermandosi in particolare sui soprusi contro le donne e i bambini ''che sono un piaga che si trova in qualsiasi Paese, anche in quelli avanzati, come l'Europa dove ogni due giorni una donna e' uccisa dal marito, amante o fidanzato''. Rispondendo alle domande di un numeroso e attento pubblico, che conosce le sue opere tradotte in inglese, ha poi approfondito il concetto della sofferenza, del silenzio e della scomparsa delle persone care. ''Nella cultura occidentale, i morti sono diventati vampiri o fantasmi, qualcosa di cui si ha paura, che si chiudono in bare e si mettono in colombaie di cemento negando loro il ritorno alla madre terra o, come accade in India, nelle acque dei fiumi sacri''.
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