mercoledì 14 dicembre 2011

Bocconi apre scuola business a Mumbai

L'università italiana Bocconi apre i battenti a Mumbai, la capitale finanziaria dell'India, con una scuola post universitaria che la prossima estate inaugurerà un corso biennale di management riservato a 100 studenti. L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa oggi all'hotel Taj Mahal dal rettore Guido Tabellini che ha sottolineato la "forte presenza di una richiesta di formazione manageriale in India". La Mumbai international school of business Bocconi (Misb) è frutto di una joint venture tra l'ateneo milanese e l'indiana Ultimate Knowledge System, che rappresenta un gruppo di imprenditori locali. Si tratta della prima università straniera ad aprire un campus in India, un mercato che è ancora chiuso in attesa dell'approvazione di una legge che liberalizza l' insegnamento di grado superiore da parte di istituti stranieri. La Bocconi è già presente in India fin dal 2000 con diversi accordi di scambio studenteschi, tra cui uno con il prestigioso Indian Institute of Management (Iim) di Ahmedabad.

lunedì 5 dicembre 2011

CALCIO/India: Inter a caccia di talenti insieme a Tata

L'Inter inizia la prossima settimana delle selezioni in circa mille scuole dell'India a caccia di giovani talenti e per promuovere il calcio nel grande gigante asiatico.
   Una delegazione nerazzurra guidata dall'amministratore delegato Ernesto Paolillo e dal responsabile tecnico di Inter Academy, Marco Monti, ha presentato l'iniziativa a New Delhi insieme al partner indiano Tata Tea (gruppo Tata). L'obiettivo e' di coinvolgere di circa un milione di ragazzi dai 12 ai 15 anni.
   A questo proposito, un torneo under 15, chiamato ''Tata Tea Jaago Re Inter Milan Soccer Stars'', prendera' il via il 12 e 13 dicembre da Chandigarh (nello stato nord occidentale del Punjab) e interessera' 15 metropoli indiane nei prossimi mesi fino alla finale prevista nella prossima primavera con i 30 migliori giocatori. ''Due allenatori del settore giovanile interista andranno a Calcutta a maggio per due settimane, durante le quali faranno una selezione finale'' ha precisato all'ANSA un portavoce del club. 
   Al termine, 16 mini campioni saranno scelti per un torneo amichevole che si svolgera' a Milano.
   Nonostante lo sport nazionale sia il cricket, il 47% della popolazione indiana segue il calcio secondo una ricerca Nielsen

sabato 24 settembre 2011

Artemide/ Gismondi: ''Momento giusto per arrivare in India''

Proseguendo la sua strategia di internazionalizzazione, Artemide, l'azienda delle lampade di design, punta i riflettori sull'India dove ha oggi ha inaugurato il suo primo showroom. Dopo aver consolidato la presenza in Cina, un mercato difficile per via della contraffazione, la societa' fondata da Ernesto Gismondi, ha deciso di lanciarsi alla conquista dell'altro gigante asiatico dove sta emergendo una nuova classe di ricchi in grado di comprare i beni di lusso del Made in Italy.
   La societa' milanese, che ha un giro d'affari di 125 milioni di euro, non sembra patire la recessione. Nei primi 8 mesi dell'anno, il fatturato e' in aumento dell'11%, mentre continua a sfornare nuovi modelli, sono gia' 68 quest'anno, grazie a un team di architetti internazionali.
''Pensiamo che sia il momento giusto per arrivare su questo mercato che per la sua grandezza e varieta' e molto complesso - dice Gismondi in un'intervista all'ANSA poco prima dll'inaugurazione del primo punto vendita nel sud di New Delhi. A questo ne seguiranno altri tre a Mumbai, Bangalore e Chennai entro la fine dell'anno.
   Per lo sbarco in India ''abbiamo scelto di unirci a un partner locale che da anni distribuisce i nostri prodotti e che ci puo' veremente offrire un supporto logistico e di conoscenza di questa realta''' ha aggiunto. Si tratta di una joint venture, in cui Artemide ha il 70%, metre il resto e' del socio indiano Shimera. L'entita' dell'investimento ''e' ingente'' perche' si tratta di aprire dei negozi, organizzare gli eventi e curare le campagen promozionali.
''Abbiamo la forza di un marchio che e' sinonimo di qualita' del prodotto - spiega il 79 enne Gismondi non nascondendo pero' i dubbi sul trovare la clientela adeguata in Paesi come la Cina, ma ancora piu' l'India, dove non c'e' ancora una grande attenzione all'arredo domestico. ''I ricchi ci sono, ma la ricchezza da queste parti non produce cultura'' e '' mentre un vestito o una borsa di marca e' uno status symbol, una lampada non lo e' ancora. La nostra sfida e' proprio questa: far si' che i 150 milioni di indiani che si possono permettersi i nostri prodotti siano orgogliosi di avere in casa una lampada di Artemide''.
    Nonostante l'80% del fatturato sia ancora concentrato in Europa (soprattutto Germania e Francia), il tasso di crecsita piu' forte e' sui mercati emergenti. La Cina, dove ci sono quattro showroom (piu' un quinto a Hong Kong) contribuisce con 3 milioni di dollari, ma c'e' il grosso problema della contraffazione dilagante. ''Imitano i nostri prodotti, il nostro marchio e perfino gli stand alle fiere. Ovviamente sono copie di pessima qualita' e destinate a una vita breve'' spiega Gismondi.
    La societa' fondata nel 1959 e con 60 punti vendita nel mondo vede l'India anche come un ricco mercato per l'arredo di uffici e hotel. ''Siamo in gara per una commessa di illuminare una catena di hotel in costruzione nei pressi del nuovo aeroporto di New Delhi - spiega l'amministratore delegato Dario Fumagalli, secondo il quale c'e' in India una grande richiesta da parte degli achitetti e studi di ingegneria di moderni concetti di illuminazione.

mercoledì 27 luglio 2011

Calzatura, apre a New Delhi Expo Riva Schuh India

Si apre domani a New Delhi la prima edizione della fiera Expo Riva Schuh India, la versione 'indiana' del più importante salone al mondo delle calzature di volume, che si tiene due volte all'anno a Riva del Garda, in Trentino. E' la prima rassegna di questo tipo in India, un mercato diventato interessante per il 'made in Italy' grazie all'emergere di una nuova classe media stimata in 200 milioni di persone. L'iniziativa si apre domani e vedrà la presenza di circa 200 aziende, tra cui 39 italiane. E' stata presentata oggi a New Delhi da Riva del Garda Fierecongressi insieme all'Ice e all'ambasciata d'Italia a New Delhi. "Abbiamo scelto l'India perché è il secondo produttore mondiale di calzature e perché non esistono fiere dedicate esclusivamente al prodotto finito" ha detto all'ANSA il direttore Giovanni Laezza sottolineando anche la presenza di 110 aziende indiane all'ultima Expo Riva Schuh di giugno, giunta alla 76/a edizione. "La manifestazione è l'opportunità di crescere con un Paese che cresce, con un innovativo formato multilivello che consente di creare sinergie e contatti commerciali, conoscendo strumenti e regole per operare sul mercato locali" hanno aggiunto gli organizzatori. L'India ha prodotto oltre 900 milioni di calzature nel 2010, con un aumento del 13% dell'export nell'ultimo anno, ha ricordato Ali Ahmed Khan, del Council for Leather Exports, ente governativo di promozione. La fiera si tiene per tre giorni al polo fieristico Pragati Maidan dove saranno organizzati anche seminari, sfilate di moda e incontri d'affari.

venerdì 8 luglio 2011

Commessa al Made in Italy/ Una ''talpa'' della Seli scava l'Himalaya

(ANSA) - NEW DELHI, 06 LUG - La Seli, un'azienda romana specializzata nello scavo meccanizzato di gallerie, si e' aggiudicata un nuovo contratto in India per la costruzione di una centrale idroelettrica sul corso superiore del Gange nello stato himalayana dell'Uttarakand. Lo riferisce un comunicato dell'azienda precisando che la commessa ha un valore di circa 50 milioni di euro. La gara e' stata vinta in consorzio con la societa' indiana di costruzione Hcc e riguarda un impianto chiamato Vishnugad Pipalkoti finanziato da Banca Mondiale.

''Vista la complessita' geologica dello scavo, e' stata proposta alla Seli la progettazione di un modello di Tmb (una ''talpa'' o Tunnel Boring Machine) mai realizzato. La macchina sara' infatti in grado di affrontare tratti in roccia dura alternati a terreni sciolti'' si legge. Il progetto sorge a un'altitudine di oltre 2.400 metri.

Si tratta della quarta e piu' grande commessa in India per l'azienda romana. Presente nel subcontinente indiano dal 2004, lo scorso gennaio ha stretto un accordo con l'indiana Coastal Projects Ltd, entrata nell'azionariato con una quota di minoranza del 26%.

Le ''talpe'' della Seli sono attualmente impegnate nella costruzione della diga idroelettrica di Kishanganga (nel Kasmir indiano, del valore di 36 milioni di euro), quella di Veligonda (nello stato meridionale dell'Andhra Pradesh, 5 milioni di euro) e nella metropolitana di Bangalore (10 milioni di euro).

giovedì 7 luglio 2011

Fiat India, nuove nomine nel consiglio amministrazione

Fiat India, joint venture tra il Lingotto e Tata, ha rinnovato il suo consiglio d'amministrazione con la sostituzione di due direttori e la nomina di due vicedirettori. La decisione, rivelata ieri dai media indiani, e'stata confermata oggi all'ANSA da un portavoce della societa' italo-indiana.
''Si tratta di una semplice operazione di routine che e'
stata gia' fatta in passato''' ha detto il responsabile della
comunicazione Marius D'Lima smentendo le voci di un'imminente
ristrutturazione della joint venture paritaria che produce la
Linea e la Grande Punto nello stabilimento comune di Ranjangaon
(vicino a Pune) e che sta attraversando un momento difficile a
causa del calo delle vendite nonostante il boom del mercato
indiano.
L'avvicendamento riguarda Giovanni Bartoli (ceo di Fpt
Industrial) e Harald J. Wester (amministratore delegato Abarth,
Alfa Romeo e Maserati) rimpiazzati da Gianni Coda (Fiat Group
Purchasing) e Alessandro Baldi. I due direttori avranno come
vice rispettivamente Ezio Barra e Giovanni Sella. Nel consiglio
(composto da cinque membri Fiat e cinque Tata) siedono Alfredo
Altavilla, Stefan Ketter e Lorenzo Sistino. Il portavoce ha
anche ribadito che Fiat India ha in cantiere una ''small car''
per l'India attualmente in progettazione a Torino, ma non ha
indicato nessuna data per il suo debutto sul mercato indiano.

sabato 23 aprile 2011

Olio oliva + 70% nel 2010, Italia e Spagna si spartiscono mercato

L'olio d'oliva va a gonfie vele in India grazie all'aumento dei consumi della classe medio alta e al successo della cucina mediterranea. Nel 2010 le importazioni sono aumentate del 60% registrando un totale di 4.187 tonnellate contro le 2.617 dell'anno precedente, secondo dati dell'Associazione indiana per l'olio d'oliva riferite dall'agenzia di stampa Pti. In base a un comunicato del presidente V.N Dalmia, Spagna e Italia sono rispettivamente il primo e secondo fornitore con una quota di mercato del 90%. Una piccola percentuale del 5% arriva da Turchia. L'olio extravergine, riconosciuto nel 2008 dal governo indiano come prodotto salutistico e quindi non sottoposto a dazi doganali, rappresenta il 22% delle vendite. (ANSA).

mercoledì 20 aprile 2011

Confindustria, missione indo-italiana su automotive

THE INDO-ITALIAN AUTOMOTIVE SUMMIT 2011 - PRESS RELEASE


Pune
20 April 2011

Thirty leading Italian automotive companies are coming to Pune on April 20th to meet with top Indian carmakers for the inaugural INDO-ITALIAN AUTO SUMMIT 2011.

The summit -- the first of its kind – reflects the increasing global importance of India’s fast-growing auto market. It will build on the long tradition of collaboration between carmakers in the two countries, which both excel at small car design and production.

“Italian companies are eager to support India’s fast-growing auto sector, building on the deep historical ties between the two nations,” said Italy’s Ambassador to India, Giacomo Sanfelice di Monteforte. “Italy has a great tradition of small car manufacturing, making it an ideal partner as India as emerges as a global hub of small-car production.”

Over 50 delegates from Italy’s top automotive design, engineering and component makers, who work with global auto majors like BMW, Ford, Volkswagen, Fiat, Alpha-Romeo, Mercedes and Audi, will meet with leading companies in India, including Tata Motors, Mahindra & Mahindra, GM, Force Motors, and Eicher.

India’s car market is expected to be the world’s third-largest by 2020, drawing in international players from Japan, Korea, Germany and the United States. But no country has a longer or more iconic history in India than Italy.

In the 1950s, Italy’s Fiat and India’s Premier together created the first mass-produced car in India after Independence: The Fiat 1100. Later known as the Premier Padmini, the model still reigns as Mumbai’s classic black and yellow taxi.

In the 1960s, Italy’s Piaggio, which produces the famous Vespa scooter, worked with the Bajaj family to produce the first scooters and autorickshaws in India. India’s ubiquitious autorickshaws were modeled after Piaggio’s Ape (“Bee”) three-wheeler, created for the Italian market after World War II.

As a gesture to that history, a rare Fiat Topolino 500 C from 1949 – believed to be the first Fiat car to have come to India – will be displayed in front of the Pune Marriot Hotel and Convention Center at 4pm on April 20th.

Unlike the United States, Italy has a long tradition of small car manufacturing. Today, small and medium sized Italian auto companies are ready to bring that expertise to India, the world’s largest market for super-small cars.

Among the delegates will be representatives from Italy’s award-winning Tesco Go SpA, a leading engineering, services and car design company based in the Italian auto hub of Turin. Tesco, which is also known for its high-end concept car development, was voted Italy’s top autobody maker in 2010 by Italy’s automotive association, ANFIA. Its clients include Bajaj, Lamborghini, Rolls Royce, Mercedes-Benz, Toyota, Ford, and Suzuki.

Also present will be Mevis SpA, one of Italy’s leading auto component exporters, which supplies Opel, Fiat, GM, Saab and Daewoo, among many others.

The two-day conference -- organized by the Italian Trade Commission and Cofindustria, Italy’s leading business association -- is open to the press on April 20th.

Italy’s ambassador to India H.E. Giacomo Sanfelice di Monteforte will be speaking, along with Gianfranco Carbonato, President of the Turin Industrial Association, and Mauro Ferrari, Vice President of Italy’s automotive association, ANFIA. A complete schedule is attached.

The Mahratta Chamber of Commerce, Industries and Agriculture (MCCIA) is hosting the event at its headquarters, three minutes walking distance from the Marriott:

Mahratta Chamber of Commerce, Industries and Agriculture
505, A-Wing, MCCIA Trade Tower, ICC Complex,
403, Senapati Bapat Road, Pune


ITALIAN TRADE COMMISSION - MUMBAI
Trade Promotion Section of the Consulate General of Italy
Dhanraj Mahal, 28/ 'E' Block, 2nd Floor, CSM Road,
Apollo Bunder,Colaba, Mumbai 400 0001 - India
T +91 22 2282 1125/1214 F +91 22 22821085
mumbai@ice.it
www.italtrade.com/india

martedì 19 aprile 2011

Missione di Confindustria in visita a Magneti Marelli

Prodotti di qualità e soluzioni elettroniche di avanguardia sono le chiavi con cui le imprese italiane operanti nel settore della componentistica per auto potranno aprire la porta del mercato indiano. E' quanto è emerso oggi durante una visita di una quarantina di imprenditori italiani all'impianto in India della Magneti Marelli UM Electronic Systems Pvt. Ltd. La delegazione, giunta nell'ambito di un progetto concepito dalla Confindustria per fare del 2011 "l'anno dell'Indià, visiterà anche domani e giovedì il polo industriale di Pune dove la joint venture di Fiat con l'indiana Tata produce vari modelli per il mercato indiano. Costruita nel polo tecnologico di Manesar-Gurgaon, a sud di New Delhi, la fabbrica visitata oggi è stata inaugurata un anno fa come parte della costellazione Magneti Marelli in India che conta sei joint-venture fra cui una del settore Powertrain, e sette unità produttive. "Il mercato indiano è destinato a diventare in tempi brevi il quarto del mondo per l'automobile dopo Cina, Usa e Giappone - ha spiegato all'ANSA l'amministratore delegato Fabrizio Righetti - mentre è già il secondo per i veicoli a due ruote". Inoltre, ha sottolineato, "altro elemento favorevole è che il contenuto elettronico dei veicoli è destinato a crescere, con tecnologie innovative che permettano fra l'altro di risolvere il problema dell'inquinamento ambientale". Intervenendo in un seminario organizzato in collaborazione con l'Ice ieri a New Delhi, uno dei presidenti della Ficci (organismo indiano partner della Confindustria), Neeraj Kanwar, ha ricordato che il settore automobilistico è cresciuto nell'ultimo anno ad un ritmo molto superiore (15%) di quello del prodotto interno lordo indiano (9%). Kanwar ha poi detto che 'l'India è certo un paese attraente per il basso costo di produzione, ma ora l'obiettivo del governo é di diventarlo anche per la qualità del prodotto ed in questo ambito l'Italia è il partner ideale, il partner professionale a cui guardiamo". Allo stato attuale rappresenta un mercato competitivo, in cui sono presenti tutti i mayor player occidentali, ma che di fatto è controllato al 50% dall'industria automobilistica giapponese ed al 25% da quella indiana. E a fronte dei progressi registrati da Magneti Marelli nel principale mercato asiatico, la Cina (+40% nel volume d'affari nel 2010 rispetto all'anno precedente), anche la crescita del gruppo in India è stata importante: "Combattere ad armi pari in India con la concorrenza è possibile - ha aggiunto Righetti -come hanno dimostrato i nostri risultati dell'ultimo triennio", con un turnover che ha raggiunto lo scorso anno i 100 milioni di euro, raddoppiando i risultati del 2009.

martedì 22 marzo 2011

Infrastrutture, missione di Confindustria a Delhi e Mumbai

Una ventina di aziende italiane del settore delle costruzioni e ingegneria civile guidate da Confindustria hanno iniziato oggi una missione economica in India. La visita, che durerà tre giorni, si articola in una serie di seminari, incontri con le associazione di categoria e con le imprese indiane a New Delhi e a Mumbai. "La nostra presenza si muove su tre linee principali - ha spiegato all'ANSA il vicepresidente per le infrastrutture di Confindustria Cesare Trevisani, che guida la delegazione - ovvero creare contatti tra le nostre imprese di costruzione e quelle indiane, incontrare gli enti appaltanti per capire meglio i sistemi di qualificazione e promuovere la partnership con le banche per lo sviluppo comune di progetti infrastrutturali". E' con quest'ultimo obiettivo che partecipa alla visita anche la Simest rappresentata dal ceo Massimo D'Aiuto. Come è stato ricordato in un seminario che è in corso a New Delhi insieme alla controparte Ficci (la Federazione delle camere di commercio indiane), l'India presenta un grave ritardo nello sviluppo delle infrastrutture (strade, porti, aeroporti, centrali e edilizia) a differenza dell'altro gigante asiatico, la Cina. Per eliminare questa "strozzatura" che rischia di rallentare la crescita, il governo ha previsto una spesa in opere pubbliche di 500 miliardi di dollari nel quinquennio 2007-2012 e di ben 1.000 miliardi di dollari nei seguenti cinque anni. Nonostante le enormi opportunità, la presenza degli italiani in questo settore è ancora "limitata" ha ammesso Trevisani, a causa "della complessità di questo paese, della frammentazione dei centri di potere e della eccessiva burocratizzazione". La missione di oggi è il primo di tre importanti appuntamenti con l'India previsti nel 2011 da Viale dell'Astronomia per esplorare il potenzialmente ricco mercato indiano e trovare nuovi sbocchi per le industrie del Made in Italy, in particolare sotto forma di partnership con le aziende indiane. Una seconda delegazione, dedicata al settore dell'auto e alla componentistica, arriverà il prossimo mese, mentre a ottobre è prevista una missione di sistema guidata dal ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani e dai vertici di Confindustria. In quell'occasione sarà finalizzata l'istituzione della Commissione mista italo indiana annunciata lo scorso mese a Roma durante l'incontro con il ministro indiano del Commercio Anand Sharma e che si prefigge di raddoppiare l'interscambio a 17,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.